Premio Nazionale di Poesia “Majje dde le defenze” – Lucito (CB), 28 giugno 2025
Premio Nazionale di Poesia “Majje dde le defenze” – Lucito (CB), 28 giugno 2025
Grazie di cuore, dal cuore. In un sabato di fine giugno, in un piccolo borgo che sa custodire la memoria e la bellezza, è accaduto qualcosa di grande. A Lucito, durante il Premio Nazionale di Poesia “Majje dde le defenze”, ho avuto il privilegio di sentirmi parte di una comunità che onora la parola, la radice, l’anima. Un grazie speciale e sentito va a Vincenzo Galluzzi, motore silenzioso ma potente di questa meravigliosa iniziativa, per la cura, la passione e la dedizione con cui ha saputo dare forma a un evento che è molto più di un premio: è un atto d’amore verso la cultura e verso il nostro essere più profondo. A chi ha letto la mia poesia “Sulle ali della rivalsa”, e ha deciso di premiarla, va il mio ringraziamento più sincero. In quel gesto ho avvertito ascolto, comprensione, empatia. Significa che la mia voce, in qualche modo, ha toccato altre anime. Ed è tutto ciò che un poeta può sperare. Un abbraccio pieno di gratitudine agli amici Peppe Altimare e Antonia Flavio, che non solo hanno condiviso con me questo momento, ma lo hanno illuminato con la loro presenza autentica, profonda, delicatamente umana. In loro ho riconosciuto la bellezza vera: quella che non ha bisogno di clamore per farsi sentire, perché nasce dall’anima e all’anima arriva. A tutti voi, porto nel cuore questo pomeriggio di poesia, amicizia e verità. E vi dico semplicemente: grazie.
SULLE ALI DELLA RIVALSA
Era la notte nera, la tua gabbia,
un silenzio che gridava colpi invisibili.
Soffocavi parole tra mura ostili,
i tuoi occhi, un oceano che non si arrendeva.
Ogni carezza trasformata in catena,
ogni “ti amo” incastonato d’acciaio,
un labirinto di promesse spezzate
che soffocavano l’alba della tua voce.
Ma il vento cambia direzione,
anche sotto il peso di mille macigni.
La tua pelle, memoria di battaglie,
è un tempio indomito che nessuno può distruggere.
Hai spezzato il cerchio,
trasformato il pianto in fiamma,
le tue cicatrici sono scritte d’oro
su un corpo che non si lascia plasmare.
Ora cammini su strade di fuoco,
e ogni passo è un grido di rivalsa.
Non più vittima, ma tempesta,
la tua anima è un uragano di libertà.
Che sia l’amore una rosa senza spine,
che sia il rispetto la radice di ogni incontro.
Perché sei forza, sei vita, sei mondo:
mai più ombra, sempre sole.
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